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Domande frequenti

In questa sezione puoi trovare le risposte alle domande più comuni riguardanti i servizi e le procedure, dalla gestione dei pagamenti alla risoluzione delle controversie legali.
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Ai sensi dell’art. 227-ter D.P.R. 115/2002, l’iscrizione a ruolo della partita di credito e la conseguente notifica della cartella di pagamento non deve più essere preceduta dall’invio dell’invito al pagamento.

La notificazione dell’invito al pagamento è prevista solo in caso di recupero del Contributo unificato ex artt. 16 e 248 del D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115.

Non occorre contattare Equitalia Giustizia  S.p.A. per attivare la restituzione.

Per procedere al dissequestro dei rapporti finanziari di qualsiasi natura è necessario che l’Ufficio Giudiziario competente abbia inoltrato ad Equitalia Giustizia S.p.A. e all’avente diritto il previsto Modello C.

La procedura di restituzione prevede da parte di Equitalia Giustizia S.p.A. una serie di controlli di completezza del modello C (modello relativo alla restituzione), sia contabili che formali, al termine dei quali si provvederà, nei tempi più solleciti possibili, ad inviare all'operatore finanziario la comunicazione con l’ordine di sblocco del rapporto di conto corrente ed il ripristino delle relative giacenze.

Equitalia Giustizia  S.p.A. procede al recupero del Contributo unificato su indicazione dell’Ufficio Giudiziario Ente creditore mediante la notificazione dell’invito al pagamento Modello C presso il domicilio eletto in sede di iscrizione a ruolo della causa.

Non occorre inviare nulla

Per procedere alla restituzione a favore dell’interessato, è necessario che l’Ufficio Giudiziario competente abbia inoltrato ad Equitalia Giustizia S.p.A. e all’avente diritto il previsto Modello C.

Ricevuto il Modello C ed esaminata la completezza e la correttezza della relativa documentazione, Equitalia Giustizia S.p.A. provvederà, nei tempi più solleciti possibili, a comunicare l’ordine di dissequestro a Poste Italiane per consentire, successivamente e consequenzialmente, all’avente diritto il ritiro delle somme presso l’ufficio postale indicato nel modello C.

Il pagamento del Contributo unificato, richiesto con Modello C, effettuato oltre il termine di un mese dalla notifica dell'invito al pagamento, prevede l'irrogazione di una Sanzione calcolata secondo i seguenti criteri:

  • 33% dell’importo dovuto, per ritardati pagamenti effettuati entro il sessantesimo giorno della notifica dell’atto;
  • 150% dell’importo dovuto, per ritardati pagamenti effettuati tra il sessantunesimo e l’ottantesimo giorno dalla notifica dell'atto;
  • 200% dell’importo dovuto, per ritardati pagamenti effettuati successivamente o non effettuati.

Le consigliamo di consultare il nostro sito Internet ove, nella sezione –”Serve aiuto?”, sono già disponibili diverse informazioni che potrebbero essere utili alle esigenze dell’avente diritto.

Nel caso in cui quanto già disponibile sul sito non fosse sufficiente, la invitiamo ad utilizzare l’apposito form https://www.equitaliagiustizia.it/it/contatti/fondo-unico-di-giustizia/aventi-diritto-alla-restituzione/

Alla sua richiesta, dopo aver precisato il motivo per cui ci contatta, deve allegare la seguente documentazione:

  • Carta d’ identità;
  • Codice Fiscale;
  • In caso di richiesta presentata da persone diversa dall’interessato, delega a richiedere informazioni ad altro soggetto;
  • Documenti identificativi della persona che richiede informazioni (delegato).

In alternativa, può contattare Equitalia Giustizia S.p.A. via e-mail, all’indirizzo fondounicogiustizia@equitaliagiustizia.it o, in via residuale:

  • via fax, al n. 06/50526176;
  • telefonicamente, al numero 06/95949500 (orario: martedì dalle 10.00 alle 13.00).

Si, la rateizzazione dei crediti di giustizia contenuti nella cartella di pagamento deve essere richiesta ai seguenti soggetti:

  • Agenzia delle Entrate riscossione competente per territorio per le spese di giustizia ex art. 19 D.P.R. n. 602/1973;
  • Magistrato di Sorveglianza del luogo di residenza del debitore per le pene pecuniarie ex art. 660 del C.p.p. (Codice tributo 1E08).

Eventuali chiarimenti dovranno essere necessariamente rivolti esclusivamente all’operatore finanziario in qualità di soggetto incaricato della effettiva restituzione delle somme.

Equitalia Giustizia S.p.A. provvede ad inviare all’Operatore finanziario, l’ordine di sblocco per il modello C così come ricevuto dall’Ufficio Giudiziario, senza MAI modificarne il contenuto rispetto all’importo da restituire.

Il Contributo unificato deve essere versato all’atto dell’iscrizione a ruolo di qualsiasi causa civile presso un Ufficio Giudiziario, ai sensi del Testo Unico Spese di Giustizia (D.P.R. n. 115/2002, artt. 8, 9, 13, 14) a prescindere dall’esito del procedimento.

Il pagamento non effettuato prevede che:

  • l'Ufficio Giudiziario ne informi tempestivamente Equitalia Giustizia S.p.A.;
  • Equitalia Giustizia S.p.A. produca e notifichi un invito - Modello C, per richiederne il versamento (omesso e/o insufficiente).

Il Contributo unificato deve essere versato anche a seguito di condanna del Giudice di appello a corrispondere un ulteriore importo a titolo di Contributo unificato pari a quello dovuto per l'iscrizione del ricorso, a norma dall’art. 13, comma 1-quater, D.P.R. n. 115/2002 o per applicazione dell’art. 8 co. 4 bis del d. lgs. 4 marzo 2010, n. 28

E’ possibile richiedere il modello C direttamente presso la cancelleria dell’Ufficio Giudiziario che ha disposto il dissequestro.

Il mancato pagamento della Sanzione per mancato/ritardato pagamento del Contributo unificato entro un mese dalla notificazione del Modello D comporta l’iscrizione a ruolo "esattoriale" del credito, richiesto con cartella di pagamento.

Al fine di ottenere informazioni generiche afferenti al provvedimento indicato è possibile contattare Equitalia Giustizia S.p.A. tramite la sezione dedicata ai contatti sul presente sito web ovvero ai seguenti indirizzi: infospesegiustizia@equitaliagiustizia.it, infospesegiustizia@pec.equitaliagiustizia.it. Per questioni attinenti alla legittimità della pretesa debitoria è opportuno rivolgersi all’Ufficio Giudiziario che ha emesso il provvedimento.